domenica 28 agosto 2016

Cotoletta bolognese


La cotoletta bolognese è un piatto tradizionale e molto antico della cucina bolognese.
Si differenzia da quella milanese per il taglio di carne diverso; ovvero la costoletta di vitello ricavata dal carrè  e servita con l'osso, mentre per la versione bolognese si usa la fesa di vitello.
Impanate in uovo, pangrattato e fritte entrambe nel burro, ma la versione bolognese risulta più saporita e golosa perché ricoperta da prosciutto crudo e scaglie di parmigiano per poi essere sfumata con del brodo di carne.
Un alternativa più ricca e golosa che non ha nulla da invidiare alla milanese.

Ingredienti per 4 persone
4 fette di fesa di vitello
4 fette di prosciutto crudo 
scaglie di parmigiano reggiano
2 uova
150 ml. di brodo di carne
50 gr. di burro
farina 
pan grattato
sale

Preparazione
Sbattere le uova in una ciotola e aggiustare di sale.
Passare le fette di carne nella farina poi nell uovo sbattuto e per ultimo nel pangrattato ( se preferite la doppia panatura, ripetere l'operazione per 2 volte )
In una larga padella far sciogliere il burro, adagiarvi le fette di carne e far cuocere a fuoco moderato girando la fetta di carne solo quando sarà dorata uniformemente.
Prelevarle dalla padella e tamponare con un foglio di carta assorbente per toglier l'unto in eccesso.
Rivestire con il prosciutto le cotolette e cospargere con le scaglie di parmigiano, adagiarle di nuovo in padella e sfumare con il brodo stando attenti a non versarlo sopra la carne.
Chiudere con un coperchio e attendere fino a quando il formaggio si sarà sciolto.

Nota 
Quando si frigge con il burro è consigliato usare quello chiarificato perché più adatto alle elevate temperature e per ottenere una migliore consistenza della panatura.


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domenica 21 agosto 2016

Tagliatelle al basilico con pomodoro fresco e ricotta salata



Le tagliatelle fatte in casa mi riportano sempre indietro ai ricordi del passato, a quando la mia nonna le preparava quasi tutti i giorni......... era bravissima !!
Ricordo ancora quel tagliere pieno di pasta ad asciugare e il profumo del sugo che sobbolliva sul fuoco.
I tempi sono cambiati e certe tradizioni si sono perse, il mattarello ha lasciato spazio alla tecnologia e adesso le persone che stendono la pasta a mano sono in via d'estinzione.
Avendo poco tempo a disposizione io la preparo molto di rado ma quando mi cimento la faccio rigorosamente come una volta, con il mattarello e la spianatoia perché rispetto alla macchina il risultato è nettamente migliore e la pasta risulta più ruvida e porosa ; caratteristiche tipiche e necessarie per trattenere al meglio il sugo.
Oltre che l'attrezzatura giusta,  bisogna avere lo spazio, un po' di manualità e usare olio di gomito... E siccome a noi le cose facili e sbrigative non piacciono, ogni volta si va di forza di braccia .
Quest'anno la mia cucina è stata sempre invasa dal profumo di basilico, che prontamente tengo fresco in bella vista come un mazzo di rose, preparo il pesto, ci profumo le insalate, le bruschette, la pasta ....... praticamente è presente ovunque !!!
Ho provato a metterlo tritato nell'impasto delle tagliatelle ottenendo così un risultato carino alla vista e soprattutto profumato che ho condito molto semplicemente con del pomodoro fresco saltato in padella e una spolverata di ricotta salata.


Provatele perché sono spaziali !!

Ingredienti per 4 persone

per le tagliatelle
300 gr. di farina 0
3 uova
30 gr. di basilico

per il condimento
250 gr. di pomodorini
1 spicchio d'aglio
ricotta salata
olio evo
sale

Preparazione
Sul piano da lavoro mettere la farina a fontana formando un incavo al centro, rompere le uova facendole cadere nell'incavo e aggiungere il basilico tritato finemente a coltello.
Sbattere leggermente con la forchetta incorporando man mano la farina.
Iniziare ad impastare energicamente con le mani fino ad ottenere un composto sodo.
Poiché la quantità di farina dipende molto dal grado di assorbimento e dalla grandezza delle uova, regolatevi voi usando più o meno farina.
Una volta pronto l'impasto che dovrà risultare morbido, formare una palla e farla riposare per 30 minuti coperta con un piatto.
Infarinare il piano da lavoro e iniziare a tirare la pasta con il mattarello fino a formare una sfoglia sottile, infarinando ogni tanto all'occorrenza.
Lasciare riposare 15 minuti la sfoglia per farla asciugare leggermente ma senza farla seccare.
Arrotolare la sfoglia e affettare ottenendo delle tagliatelle di circa 5 mm.
Distribuire la pasta su di un canovaccio infarinato e fare asciugare ulteriormente per altri 10 minuti.



Nel frattempo in una padella abbastanza capiente far soffriggere lo spicchio d'aglio con 2 cucchiai d'olio, buttare i pomodorini tagliati a metà, aggiustare di sale e far saltare in padella per circa 10 minuti o fino a quando il pomodoro sarà leggermente appassito.
Cuocere le tagliatelle in abbondante acqua salata, scolarle e versarle nella padella con il pomodoro.
Far saltare la pasta nel tegame fino a quando il condimento sarà ben amalgamato e servire con una generosa spolverata di ricotta salata




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martedì 16 agosto 2016

Pesche farcite alla piemontese


Le pesche ripiene sono un dessert tipico del Piemonte, un idea squisita per un fine pasto e perfette per le vostre merende estive.
Le pesche devono essere sode e non troppo mature, svuotate al loro interno della polpa che andrà poi mischiata insieme ad un ripieno goloso di amaretti, cacao e nocciole ma se volete potete anche aromatizzarle con del liquore.
Veloci e semplici da preparare, ma soprattutto irresistibili !!!

Ingredienti per 6 pesche
6 pesche gialle sode
2 cucchiai di cacao amaro
20 gr. di zucchero
80 gr. di amaretti
45 gr. di nocciole
zucchero di canna
brandy
burro

Preparazione
Dopo aver lavato le pesche dividerle a metà ed  estrarre il nocciolo, con uno scavino o aiutandovi con un cucchiaio svuotarle leggermente della loro polpa cercando di formare un incavo dove andrà poi il ripieno.
Mettere la polpa in una bacinella ed unirvi gli amaretti sbriciolati, il cacao, le nocciole e lo zucchero.
Frullare bene il tutto fino ad ottenere un composto umido e sodo.
Farcire l'interno delle pesche e posizionarle in una teglia, cospargerle con un filo di brandy e spolverizzarle con dello zucchero di canna.
Adagiare su ogni pesca un fiocchetto di burro e mettere in forno preriscaldato alla temperatura di 170/180°  per circa 40 minuti.
Io preferisco servirle tiepide, quasi fredde con degli amaretti sbriciolati sopra e delle foglioline di menta.

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domenica 14 agosto 2016

Salsa Criolla


La salsa Criolla è un condimento tipico argentino,  usato per accompagnare piatti a base di carne e grigliate ma anche per arricchire panini e zuppe.
Come tutte le ricette di tradizione esistono delle piccole varianti e per quanto riguarda l'uso delle erbe aromatiche c'è chi arricchisce la salsa con del prezzemolo, chi aggiunge del peperoncino chi usa l'origano, insomma potete un po' aromatizzarla a vostro piacimento stando attenti a non esagerare nelle dosi per non coprire il sapore delle verdure.
Per quanto riguarda l'impiego della cipolla, io ho cercato di renderla più digeribile mettendola a bagno in acqua fredda per qualche ora prima di condirla insieme agli altri ortaggi, così facendo risulta  più dolce e dal gusto meno pungente.
Le verdure in genere sono tagliate un po' grossolanamente ma io preferisco un taglio più fine e preciso poi dipende anche dal vostro gusto e dal tipo di percezione che volete avere al palato.
L'olio è meglio usare quello di semi perché dal sapore più leggero e neutro rispetto a quello d'oliva che andrebbe ad alterare il gusto della preparazione.
La salsa criolla  insieme alla salsa chimichurri  che potete trovare qui, renderanno le vostre grigliate più gustose e di sicuro successo oltre che a prova di vampiro sicuramente .


Ingredienti 
250 gr. di peperone rosso
250 gr. di peperone verde
150 gr. di cipolla bianca
1 pomodoro ramato
1 cucchiaio di origano
1 spicchio d'aglio
150 ml. di olio di girasole 
100 ml. di aceto di vino rosso
peperoncino ( facoltatitivo )
sale

Preparazione
Tagliare a cubettini la cipolla e metterla in un recipiente, ricoprire con acqua fredda e lasciare in ammollo per almeno 2 ore  cercando di cambiare l'acqua ogni mezz'ora.
Tagliare il resto della verdura nello stesso modo in cui avete tagliato la cipolla e raccogliere il tutto in una ciotola dopo aver aggiunto anche la cipolla ben strizzata.
Aggiungere l'aglio schiacciato ( io l'ho diviso a metà per evitare di mangiarlo ) il peperoncino e condire il tutto con l'olio, l'aceto e aggiustare di sale. 
Mescolare bene il tutto e lasciare a riposare  in frigorifero,  più il riposo sarà maggiore e più intenso sarà il sapore.
Provatela anche spalmata sul pane leggermente tostato ........


Buona grigliata e buon ferragosto !!!



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giovedì 11 agosto 2016

Pomodori ripieni di riso


Dopo un periodo di assenza ritorno con una ricetta tipicamente estiva e mediterranea, i pomodori ripieni di riso accompagnati dalle patate sono un piatto unico e di facile esecuzione, si possono preparare in anticipo e serviti anche tiepidi.
Per la buona riuscita del piatto bisogna usare il pomodoro rosso ramato che dovrà essere bello sodo, altrimenti in fase di cottura tenderà a disfarsi.
Il riso dovrà marinare nel liquido dei pomodori il tempo necessario perché si ammorbidisca e prenda il sapore degli aromi, "io li ho tenuti almeno 2 ore" ma tutto sommato rimane comunque un piatto semplice, veloce, gustoso e sempre di successo. 

Ingredienti per 2/3 persone
6 pomodori ramati
3 patate di media grandezza
140 gr. di riso arborio
1 spicchio d'aglio
foglie di basilico
olio
sale e pepe

Preparazione
Dopo aver lavato i pomodori tagliare la calotta superiore e conservarla.
Con l'aiuto di un cucchiaino, svuotare i pomodori dalla loro polpa interna che metterete in una terrina.
Salare leggermente l'interno dei pomodori e mettere da parte.
Schiacciare con le mani la polpa che avete tolto e condire con sale, pepe, lo spicchio d'aglio tritato ( io l'ho diviso a metà per poi scartarlo) e le foglie di basilico tritate.
Aggiungere il riso e amalgamare bene il tutto.
Tenere a macerare per circa 2 ore in frigorifero.
Sbucciare le patate e tagliarle a spicchi non troppo piccoli, metterle in una ciotola e condire con un filo d'olio, sale e pepe, lasciandole poi insaporire anche loro per 2 ore.
A questo punto riprendere i pomodori e riempirli con il riso, posizionare sopra la loro calotta e adagiarli su di una teglia leggermente unta.
Distribuire in mezzo ai pomodori gli spicchi di patate e condire ancora con un filo d'olio e una macinata di pepe fresco.
Cuocere in forno a 180 ° per circa 1 ora a forno ventilato, fino a quando le patate risulteranno cotte 
   

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