martedì 29 dicembre 2015

Panettone gastronomico con lievito madre


Il Natale come è arrivato è passato in un attimo, mi dispiace non avervi potuto fare gli auguri ma sono stata troppo affaccendata a comprare regali e ovviamente a cucinare.
Voi come lo avete passato ?
Vi sarete strafogati di lasagne, capponi ripieni, tacchinelle farcite e avrete mangiato panettoni come se non ci fosse un domani.....
Ma sì !!
Per la palestra e la dieta c'è sempre tempo
Intanto a pochi giorni dal Capodanno è tempo di fare bilanci e pensare a quello che si vorrebbe fare in questo nuovo anno.
Lasciandoci alle spalle tutto ciò che di negativo abbiamo passato, vi auguro che questo 2016 possa essere un anno all'insegna dei vostri piccoli e grandi successi personali, ricco di soddisfazioni, gioia e serenità.
Vi lascio con la ricetta del panettone gastronomico che non può mai mancare sulle tavole in questi giorni di festa, ovviamente lo potete farcire a vostra scelta arricchendolo come più vi piace con salse, salumi e formaggi, un ottimo antipasto ricco e goloso che mette sempre d'accordo un po' tutti.

La ricetta dell'impasto è dello chef pasticcere Andrea Aiello 

Ingredienti per un panettone da 1 kg.
500gr. di farina 330w
150gr. di lievito madre
160gr. di latte
100gr. di zucchero
200gr. di burro
190gr. di tuorli
10gr. di malto in polvere
10gr. di sale
1 bustina di zafferano ( facoltativo )

1 tuorlo d'uovo per la spennellatura

L'impasto totale è di circa 1,320 kg.
Usare 1,100kg per il panettone e con la parte rimanente potete fare una piccola brioche salata.

Preparazione
Dopo aver rinfrescato il lievito madre preparare l'impasto del panettone mettendo nella planetaria la farina, il lievito madre, il malto, lo zucchero lo zafferano e i tuorli.
Impastare a media velocità usando il gancio e dopo qualche minuto versare poco per volta il latte, portando ad incordatura.
Unire il sale e continuare ad impastare fino a quando non sarà ben assorbito.
Quando l'impasto risulterà liscio ed elastico incorporare il burro a pomata a piccole dosi, non aggiungere la dose successiva fino a quando quella precedente non sarà ben assorbita.
Ribaltare l'impasto su di un piano da lavoro e pirlarlo con le mani leggermente unte.
Riporre in una ciotola coprendo con pellicola e far lievitare alla temperatura di 26/28°. ( forno spento con luce accesa)
Deve triplicare di volume ( circa 10 ore )
Trascorso il tempo necessario sgonfiare l'impasto, rimpastarlo con le mani e pirlarlo nuovamente.
Riporre l'impasto nell' apposito pirottino di carta, coprire con pellicola e far lievitare alla temperatura di 26/28°.
Quando l'impasto sarà arrivato a 1 cm dal bordo, spennellare la superficie con il tuorlo d'uovo leggermente sbattuto e infornare alla temperatura di 160/170 ° ( dipende dal forno ) per circa 50 minuti.
Per essere sicuri della perfetta cottura misurate la temperatura al cuore del panettone usando un termometro a sonda, deve essere di 92/94 °.
Una volta cotto anche se non sarà necessario ( io l'ho fatto ) capovolgere il panettone con gli appositi aghi e lasciarlo raffreddare.

Tagliare prima la cupola del panettone mettendola da parte e affettare a dischi la parte restante.
Io ho fatto 4 strati, farciti in questo modo

1° strato 
Lavorare il burro a pomata e aromatizzare con un po' di aneto tritato, cospargere la base del primo disco con la crema di burro ottenuta e distribuire le uova di lompo con delle fettine di salmone affumicato.

2° strato
Spalmare con una crema ottenuta con prosciutto cotto frullato assieme a del formaggio caprino

3° strato
Salsa tonnata con fette di pomodoro e insalata

4° strato
Formaggio spalmabile con fette di salame milano.

Dopo aver farcito i dischi tagliarli a spicchi e ricomporre il panettone.
Appoggiare la parte di cupola che avete messo da parte inizialmente e guarnirla a piacere 


BUON ANNO !!!



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sabato 19 dicembre 2015

Biscotti cuor di mela


Tra far panettoni e i preparativi per il Natale trovo finalmente il tempo di pubblicare una ricettina facile e veloce. 
In questo periodo perfetto per sfornare biscotti, vi consiglio di provare " i cuor di mela " fragrante pasta frolla dal morbido ripieno di mela.
Ottimi per il dolcetto di fine pasto e perfetti con una tazza di the 

Ingredienti per circa 20 biscotti

per la frolla
250gr. di farina 00
125gr. di burro
75gr. di zucchero
50gr. di uova
2gr. di sale
1 bacca di vaniglia

per il ripieno
1 mela grande qualità golden
2 cucchiai di marmellata di albicocche
10gr. di burro
25gr. di zucchero
20ml. di brandy

Preparazione
Preparare la pasta frolla impastando il burro a temperatura ambiente con lo zucchero, aggiungere le uova, il sale e per ultimo la farina setacciata dove avrete anche mischiato la polpa della vaniglia.
Riporre la pasta in frigorifero avvolta con la pellicola e lasciar riposare tutta la notte.
Il mattino seguente preparare la farcitura riducendo le mele a piccoli pezzi, riporli in un pentolino ed aggiungere la marmellata, il burro, lo zucchero e il brandy.
Cuocere a fuoco moderato mescolando spesso fino a quando le mele saranno morbide e il liquido si sarà addensato.
Con il mixer ad immersione dare una leggera frullatina ma senza ridurre a purea le mele, il composto dovrà risultare un po' grezzo.
Mettere da parte e far raffreddare.
Prendere la frolla dal frigorifero e lasciarla acclimatare, impastarla leggermente fino a darle una consistenza plastica stando attenti a non scaldarla troppo.
Infarinare un piano da lavoro e con un matterello stenderla dello spessore di circa 3/4 mm.
Con un coppapasta di 5 cm. di diametro formare dei cerchi.
Su metà dei cerchi appoggiare con l'aiuto di un cucchiaino un po' di ripieno al centro tenendovi distanti dai margini.
Con l'albume spennellare i bordi e coprire con i restanti cerchi tirando leggermente i lembi della pasta per farli combaciare bene con quelli inferiori .
Posizionare i biscotti su di una teglia coperta con carta forno e cuocere in forno ventilato alla temperatura di 180° per circa 15/20 minuti.



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domenica 13 dicembre 2015

Lasagne di lenticchie



Iniziamo a pensare cosa preparare nei giorni di festa che stanno per arrivare, e quella di oggi è una lasagna un po' insolita, particolare ma davvero buona buona.
Perfetta per chi non mangia carne e un pochino più leggera rispetto alla classica lasagna.
Provatela e poi mi direte .........

Ingredienti per 6 persone
250gr. di lasagne fresche verdi o gialle 
200gr. di parmigiano reggiano

per il ragù di lenticchie
1 costa di sedano
1 carota 
1 cipolla
350/400 gr. di lenticchie secche
750ml. di polpa di pomodoro
75ml. di vino bianco
2 cucchiai di olio evo
sale q.b

per la besciamella
1l. di latte
100 gr. di burro
80 gr. di farina 00
noce moscata q.b
sale q.b
pepe q.b

Preparazione
La sera prima della preparazione mettere a bagno in una bacinella le lenticchie lasciandole in ammollo tutta la notte.
Al mattino seguente scolarle, sciacquarle e tenerle da parte.
Preparare il ragù tritando la cipolla il sedano e la carota.
In un tegame far rosolare le verdure in 2 cucchiai d'olio, versare le lenticchie e cuocerle per circa 2 minuti girando spesso.
Sfumare con il vino bianco e aggiungere il pomodoro.
Portare a bollore a fiamma vivace, aggiustare di sale e coprire abbassando la fiamma.
Il ragù sarà pronto quando le lenticchie si saranno ammorbidite e il sugo leggermente ristretto, (circa 2 ore).
Trascorso il tempo necessario preparare la besciamella portando a bollore il latte in un pentolino, aggiustare di sale e profumare con noce moscata e pepe a piacere.
In un tegame sciogliere il burro, versare la farina e con una frusta girare velocemente senza formare grumi e fino ad ottenere un composto cremoso ( roux).
A questo punto aggiungere il latte caldo e sempre con la frusta a mano fare addensare a fuoco dolce.
Cuocere la besciamella per circa 5 minuti fino a quando raggiungerà una morbida consistenza.
Passare alla composizione delle lasagne imburrando una teglia delle dimensioni 22x30 cm.
Adagiare uno strato di lasagne, il ragù, la besciamella e il parmigiano.
Creare un nuovo strato di lasagne e procedere con il resto degli ingredienti fino ad esaurimento.
Ultimare mescolando il ragù rimasto assieme alla besciamella e coprire bene la superficie, spargere qualche cucchiaiata di besciamella  e ultimare con una spolverata di parmigiano.
Cuocere in forno a 180° per circa 30/40 minuti coprendo la pirofila con della carta stagnola per i primi 20 minuti poi per il tempo restante togliere la carta d'alluminio e far gratinare leggermente la superficie 

Io ho voluto arricchire l'ultimo strato cospargendolo anche con 2 fette di cotechino sbriciolato.
Ovviamente se volete fare una versione completamente vegetariana omettete questo passaggio.


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giovedì 10 dicembre 2015

Pan d'arancia


Il pan d'arancia è un dolce tipico siciliano semplice e velocissimo da preparare, soffice, morbido e umido ma soprattutto profumatissimo dal sapore intenso e molto agrumato perché nell'impasto viene aggiunta l'arancia frullata con tutta la sua polpa ; buccia compresa.
Ottimo per accompagnare e rendere più genuina la colazione e la merenda dei vostri bambini.
Per questa preparazione visto che dell'arancia si utilizza tutto, è di rigore comprarla biologica per avere una maggiore sicurezza sulla genuinità del prodotto.

Ingredienti per uno stampo da 24 cm. 
300gr. di farina 00
300gr. di zucchero
100gr. di burro
50ml. di latte do soja
150gr. di uova ( circa 3 )
16gr. di lievito per torte
1 arancia bio

per la glassa
50gr. di zucchero a velo
succo d'arancia

Preparazione
Tagliare l'arancia a pezzetti, frullarla con un mixer fino a ridurla in purea e tenere il tutto da parte. 
Montare il burro a temperatura ambiente con lo zucchero, quando sarà chiaro e spumoso aggiungere poco per volta le uova.
Unire la purea d'arancia e il latte.
Setacciare la farina con il lievito ed aggiungerla al composto mescolando con una spatola.
Imburrare e infarinare uno stampo a cerniera e versare l'impasto..
Cuocere in forno alla temperatura di 180° per 40/45 minuti.
Dopo che la torta sarà completamente raffreddata preparare la glassa mettendo lo zucchero a velo in una ciotola, aggiungere il succo di 1/2 arancia poco per volta fino ad ottenere un composto denso e cremoso.
Cospargere la glassa sulla superficie della torta 




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domenica 29 novembre 2015

Maionese pastorizzata . home made .


Ci avviciniamo al Natale, si comincia a pensare a cosa cucinare e per questo ho pensato alla maionese visto che la si trova spesso nelle ricette natalizie.
Questa preparazione spaventa molte persone ma con dei piccoli accorgimenti è veramente facile, si prepara in pochissimo tempo con un frullatore ad immersione, senza farsi venire un braccio da pugile e cosa molto importante senza pericolo di nessuna contaminazione, e proprio per questo motivo che andremo a pastorizzare le uova.
Scordatevi il sapore della maionese che troviamo sugli scaffali del supermercato a cui tutti siamo abituati
Questa è cento volte meglio !!!

Ingredienti 
1 uovo
2 tuorli
5gr. di senape
125ml. di olio di semi di girasole
125ml. di olio evo
20ml. di aceto bianco
8ml. di succo di limone
2gr. di sale

Preparazione
Nel bicchiere del frullatore o in una caraffa versare l'uovo e i due tuorli che dovranno essere a temperatura ambiente, la senape, il sale e il succo del limone.
Con il mixer iniziare ad emulsionare fino a formare una cremina.
A questo punto mettere l'olio di semi in un pentolino e portarlo alla temperatura di 121° 
Con il frullatore in movimento versare nel bicchiere contenente le uova l'olio bollente a filo e poco per volta ( l'inserimento iniziale dell'olio deve essere fatto molto lentamente per non fare impazzire la maionese).
A questo punto avremo pastorizzato le uova
Versare poi l'olio evo ( che dovrà essere freddo) sempre a filo e lentamente come avete fatto nella prima operazione.
L'ultima cosa da inserire è l'aceto che andremo a scaldare in un pentolino fino a raggiungere la temperatura di 85°.
Versarlo e continuare ad emulsionare con il mixer.
Dopo pochi secondi avrete ottenuto una maionese calda e un pochino più liquida del normale.
A questo punto coprire con la pellicola mettendola a contatto con la salsa e far raffreddare in frigorifero.
Dopo che sarà ben raffreddata ovviamente prenderà la consistenza giusta e tradizionale della maionese.
Non assaggiatela calda perchè il sapore sarà diverso 
Solo quando sarà fredda avrà ottenuto sapore e consistenza giusta. 

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venerdì 27 novembre 2015

Pizzette bianche di nonna Nina


Queste pizzette sono un ricordo d'infanzia a cui io sono molto legata.
Era la merenda che la mia adorata nonna mi preparava quando trascorrevo da lei le mie vacanza estive.
Gli ingredienti sono davvero semplici Acqua , farina , sale  e olio 
Semplice e vera come era Lei che mi ha amato come una mamma 
anche di più !!
Ho passato con lei troppo poco tempo ma quel poco è stato talmente intenso e pieno d'amore che ogni giorno che passa il suo ricordo è sempre più vivo, scalfito nella mia anima e nel mio cuore.
Ricordo ancora i profumi della sua casa e persino quello della tovaglia pulita, i sapori del cibo che cucinava, e l'odore della pasta fresca che puntualmente ogni giorno preparava.
Spesso ripropongo le sue ricette e quelle della tradizione tuscanese, ma quando preparo le pizzette bianche è come se l'avessi a fianco, capita che mentre le mangio chiudo gli occhi e rivivo quel momento di 32 anni fa 
me piccina seduta sulla sedia della cucina, che con le dita unte e leggermente salate dico
"Nonna fammene ancora un altra "
perché allora come adesso non smetterei mai di mangiarle.

Ingredienti per 5 pizzette
250gr. di farina 0
300ml. di acqua
1 cucchiaio d'olio evo
sale q.b

Preparazione
In una ciotola versare la farina e con una frusta aggiungere poco per volta l'acqua stando attendi a mescolare bene e non formare grumi.
Aggiungere l'olio, aggiustare di sale ( l'impasto deve risultare abbastanza saporito, ma non salato)
Amalgamare ancora bene il tutto e mettere da parte.
Prendere una padella antiaderente del diametro di circa 24 cm, ungerla leggermente con un filo d'olio.
Scaldare e versare un mestolo di composto nella padella calda.
Cuocere a fuoco medio per circa 7/8 minuti, sollevare la pizzetta e girarla dall'altro lato ungendo sempre leggermente il fondo della padella.
Servirle calde e nel caso ci fosse  bisogno cospargere ancora la superficie con un pizzico di sale.
Mi raccomando si mangiano rigorosamente con le mani 

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lunedì 23 novembre 2015

Pancotto


Il pancotto è un piatto di recupero tipico della cucina contadina, una zuppa che si cucina proprio per utilizzare il pane raffermo.
Presente in molte regioni d'Italia con infinite varianti e chiamato in diversi modi a seconda delle zone, ma pur sempre con un ingrediente comune " il pane ".
E' una ricetta molto veloce da preparare con pochi ingredienti semplici e genuini, si può servire freddo in estate e caldo d'inverno.
Per fare il pancotto, cosa molto importante il pane deve essere raffermo almeno da 2/3 giorni, non va conservato in buste di plastica perché la mancanza di traspirazione lo renderebbe gommoso, conservare gli avanzi di pane in un sacchetto di carta sarebbe la cosa migliore.

Ingredienti per 4 persone
400gr. di pane raffermo
1,5 l. di brodo vegetale
4 cucchiai di passata di pomodoro
1 uovo
1 spicchio d'aglio
50gr. di parmigiano reggiano
2 cucchiai di olio evo
2 foglie di basilico
sale e pepe q.b

Preparazione
Tagliare in piccoli pezzi il pane.
In una pentola far soffriggere lo spicchio d'aglio nell'olio, aggiungere la passata di pomodoro e far legare il tutto per 5 minuti.
Togliere l'aglio e versare il brodo, aggiustare di sale e portare a leggera bollitura.
Versare il pane in pezzi e mescolare fino a quando il brodo non sarà stato ben assorbito dal pane.
Aggiungere l'uovo e continuare a mescolare per amalgamare bene il tutto, quando il pane avrà quasi assorbito il brodo, togliere dal fuoco ed aggiungere il parmigiano e le foglie di basilico sminuzzate.
Servire in singoli piatti con un filo d'olio a crudo e una macinata di pepe fresco.



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sabato 21 novembre 2015

Treccine cacao e vaniglia


La ricetta di questi intrecci cacao e vaniglia arriva dal libro " profumo di biscotti " di Rossella Venezia oltre ad essere carinissimi da vedere sono anche strabuoni, profumatissimi e perfetti per essere tuffati nel latte.
Veloci, semplici da preparare e perfetti per fare dei regalini a Natale

Ingredienti per circa 25 biscotti
180gr. di farina 00
100gr. di zucchero
120gr. di burro
40gr. di latte
2 tuorli
15gr. di cacao
1 stecca di vaniglia

Preparazione
Nella planetaria versare il burro a temperatura ambiente insieme allo zucchero, lavorare usando il gancio a foglia fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso.
Aggiungere poco per volta i tuorli e continuare a lavorare fino ad amalgamare bene il tutto.
Unire il latte e per ultimo la farina setacciata.
Dividere l'impasto in due parti uguali, ad uno aggiungere i semi della vaniglia e all'altro il cacao.
Impastare bene i due composti differenti, formare dei panetti e riporre il tutto in frigorifero.
Io ho lasciato riposare una notte ( la solita esagerata ) ma anche 2 ore possono bastare.
Trascorso il tempo necessario riprendere gli impasti e lavorarli con le mani senza scaldarli troppo.
All'inizio la pasta tenderà a rompersi perché fredda di frigorifero, non preoccupatevi è tutto normale, continuate ad impastare fino a quando la frolla assumerà una consistenza plastica.
Dividere entrambi gli impasti in 4 parti uguali, formerete così 8 palline ( 4 alla vaniglia e 4 al cacao)
Formare dei cilindri del diametro di circa 1 cm. affiancare una striscia al cacao e una alla vaniglia e intrecciarli tra di loro con delicatezza.
Tagliare il filone intrecciato in pezzi da 5 cm. di lunghezza e riporli su di una teglia rivestita di carta forno.
In genere prima di infornare i biscotti gli faccio fare sempre un riposo in frigorifero  per non far perdere la forma in cottura ( circa 30 minuti, ma più stanno meglio è ) .
Riscaldare il forno a 180° e dopo il riposo infornarli a forno ventilato per circa 15 minuti.
Fateli raffreddare su di una griglia.
Conservarli poi in una biscottiera o contenitore con chiusura ermetica 



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domenica 15 novembre 2015

Polpo alla luciana


Nata a Lodi da mamma lodigiana e papà viterbese "o meglio tuscanese" ma adoro la cucina del sud, per i suoi profumi e sapori ma soprattutto per l'eccellenza delle sue materie prime.
Dopo la frittata di maccheroni eccomi di nuovo con una ricetta campana, "il polpo alla luciana".
Piatto tipico della cucina napoletana che deve il suo nome  all' antico borgo di marinai chiamato Santa Lucia.
Leggendo in rete la maggior parte delle ricette prevede l'aggiunta di olive e capperi ma chiedendo alla mia vicina di casa "campana doc", mi ha subito smentito dicendo che la versione corretta prevede pochi e semplici ingredienti per esaltare maggiormente il sapore del polpo.
Quindi, niente olive e capperi che andrebbero ad alterare il gusto del pesce.
Il segreto per una buona riuscita del piatto oltre alla materia prima, sta proprio nella cottura .
Riuscire a cuocere il polpo senza farne evaporare l'acqua,  perché come si dice a Napoli: " o purpo adda cocer int all'acqua soja !! ( il polpo deve cuocere nell'acqua sua ).
Detto questo per la cottura che sarà lunga e lenta dovremmo sigillare molto bene la pentola per sfruttare il liquido che sprigiona il polpo e che amalgamandosi al resto degli ingredienti formerà una salsina morbida e gustosa.
Con l'aiuto di un foglio di carta forno bagnato, strizzato e legato con uno spago, andremo quindi a fare una specie di camera d'aria che andrà poi coperta ulteriormente con un coperchio, per non perdere la minima goccia di vapore.
L'alternativa più pratica e veloce è la pentola a pressione ma si sà, io amo le cose vecchie di un tempo e le tradizioni,  senza  poi nascondere la mia paura folle per quella pentola.
Non sia mai che mi ritrovi il polpo catapultato sul soffitto della cucina. 


Il POLPO e le sue caratteristiche

E' molto importante che sia verace ( il più pregiato )
ha 8 tentacoli  
con due file di ventose simmetriche,
se così non fosse, non si tratta del polpo verace da scoglio
ma di quello di sabbia,
esemplare grande e meno pregiato
 che appartiene alla famiglia dei moscardini.
Per riconoscere la freschezza
si deve osservare la colorazione che sarà
viva e intensa 
dalle sfumature grigiastre
con il manto liscio e vischioso.




Ingredienti per 4 persone
1kg di polpi veraci
600gr. di pomodori pelati
1 spicchio d'aglio
1 peperoncino
100 ml. di olio evo
100 ml. di vino bianco
abbondante prezzemolo ( circa 6 rametti )

Preparazione
Pulire il polpo sotto il getto dell'acqua corrente togliendo il nero che c'è nella sacca, gli occhi, e il becco.
Strofinare bene i tentacoli e tutto il resto del corpo.
In una pentola abbastanza alta e capiente riporre tutti gli ingredienti a freddo.
Prendere un foglio di carta forno, bagnarlo e strizzarlo, coprire bene la pentola e fissare il tutto con dello spago da cucina, chiudere ulteriormente con un coperchio e a fuoco medio-basso cuocere per circa 2 ore.
Nel corso del tempo di cottura, agitare delicatamente la pentola per assicurarsi che il polpo non si attacchi al fondo ma senza aprire il coperchio.
Non abbiate timore perché se avrete sigillato bene la pentola non ci saranno problemi.
Trascorso il tempo necessario il polpo si presenterà ridotto con un sughetto scuro e denso.
Servire con crostini di pane o in alternativa potete condire gli spaghetti per un piatto unico e straordinario.









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martedì 10 novembre 2015

Torta paradiso


Almeno tutti nella vita abbiamo assaggiato la torta paradiso, un classico della pasticceria e che deriva dal pan di spagna.
Un dolce semplicissimo, alto e leggero, friabile e soffice come una nuvola, perfetta per la colazione da accompagnare ad una tazza di latte.
La classica torta delle nonne
La sua preparazione non richiede molto impegno, bastano alcune accortezze, pochi e semplici ingredienti ma di ottima qualità per avere un risultato davvero paradisiaco.

ricetta di Busnelli 

Ingredienti per uno stampo da 24 cm
250gr. di burro
250gr. di zucchero a velo
150gr. di farina 0
150gr. di fecola
100gr. di tuorli
100gr. di uova intere
10gr. di lievito per torte
scorza di 1 limone grattugiata

Preparazione
Qualche ora prima della preparazione fare ammorbidire il burro a temperatura ambiente.
Metterlo all'interno della planetaria e sbatterlo con lo zucchero a velo fino a quando il composto non diventi come una crema bianca e spumosa.
In una ciotola mettere le uova e i tuorli,( a temperatura ambiente) sbatterli leggermente ed aggiungerli poco alla volta al composto di burro.
Continuare a sbattere con il gancio a foglia fino a quando avrete incorporato tutte le uova.
Setacciare la farina, la fecola e il lievito.
Mischiare alle polveri la scorza grattugiata del limone ed aggiungerle poco per volta.
Avrete ottenuto un impasto soffice e cremoso.
Imburrare ed infarinare lo stampo , sbatterlo leggermente per togliere la farina in eccesso.
Versare il composto cercando di livellare bene la superficie.
Infornare per circa 45/50 minuti a 160° modalità statico.
I tempi se le temperature sono sempre indicativi perché variano a seconda dei forni.
Non aprire il forno prima di 40 minuti, e per verificare la giusta cottura fare la prova con lo stuzzicadenti che dovrà uscire asciutto.
La torta paradiso non deve risultare con la superficie gonfia, ma piatta.
Una volta sfornata quando sarà ancora calda, toglierla dallo stampo e rovesciarla su di un piatto mantenendola capovolta per circa 20 minuti.
A questo punto ricapovolgerla di nuovo e posizionarla su di una gratella fino al suo completo raffreddamento.
Cospargere con una dose generosa di zucchero a velo.




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sabato 7 novembre 2015

Frittata di maccheroni


Quello di oggi è un tipico piatto della  cucina campana, un esempio golosissimo di come valorizzare gli avanzi in cucina.
Se in frigorifero avete della pasta del giorno prima con il condimento e il formato di qualsiasi genere, basta solo aggiungere uova, formaggio e cuocere il tutto come una normale frittata.
Uno splendido piatto del reciclo che in estate accompagna le gite fuori porta e le giornate al mare di molti napoletani, ovviamente viene cucinata non solo per queste occasioni ma anche tutto l'anno.
Non si può negare che in molti quando cucinano un piatto di pasta abbondano le dosi per poterla fare poi il giorno dopo, altri ancora (come nel mio caso) non usano la pasta riscaldata ma quella cotta al momento.
Per la serie: " chi se ne frega degli avanzi quando ho voglia me la cucino " 
Un piatto unico, sostanzioso, veloce e molto appetitoso.

Ingredienti per una padella da 24 cm
500gr di pasta ( nel mio caso spaghetti)
350gr. di polpa di pomodoro
1 cucchiaio di cipolla tritata
2 cucchiai di olio 
3 uova
50gr. di parmigiano reggiano
150gr. di mozzarella
olio evo
sale e pepe

Preparazione
Preparare il sugo mettendo in un pentolino 2 cucchiai d'olio e soffriggere la cipolla tritata.
Quando sarà leggermente dorata aggiungere la polpa di pomodoro, portare a bollore e aggiustare di sale.
Cuocere a fuoco medio-basso per circa 45 minuti o fino a quando il sugo si sarà leggermente ristretto.
Tenere da parte e far raffreddare.
Cuocere la pasta piuttosto al dente, scolarla e passarla sotto il getto dell'acqua fredda per fermarne la cottura.
In una ciotola a parte sbattere le uova, salare, pepare e aggiungere il parmigiano.
Condire la pasta con il sugo, unire il composto di uova e amalgamare bene il tutto.
In una padella antiaderente scaldare 2 cucchiai di olio, aggiungere metà degli spaghetti distribuendoli molto e bene e cercando di pressarli leggermente.
Disporre la mozzarella tagliata a fettine sottili e coprire con la porzione restante di spaghetti sempre sistemandoli bene.
Cuocere a fuoco medio per circa 10 minuti cercando di spostare la padella in diversi punti per distribuire la cottura in maniera uniforme su tutta la superficie.
Ogni tanto con una paletta alzare leggermente la frittata per controllarne il grado di cottura.
Dovrà risultare dorata con una leggere crosticina.
Aiutandovi con un coperchio o un piatto, girare la frittata e cuocerla dall'altro lato allo stesso modo.
Servirla tagliata a fette.
Trattandosi di un piatto del riciclo ovviamente potete utilizzare qualsiasi formato di pasta condita in qualsiasi modo


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lunedì 2 novembre 2015

Castagnaccio lodigiano


Il castagnaccio non è altro che una torta di farina di castagne tipica delle zone appenniniche del Piemonte, Liguria, Toscana ed Emilia Romagna.
Gli ingredienti di base oltre alla farina di castagne sono l'olio, l'acqua, i pinoli e l'uvetta.
Ci sono poi delle varianti e aggiunte di altri ingredienti a seconda delle zone, chi lo arricchisce con del miele, rosmarino o anche con della ricotta.
Quello che vi propongo oggi è il castagnaccio che fanno nelle mie zone di Lodi e limitrofi.
In autunno i panettieri ma ancor di più i fruttivendoli, vendono questo dolce che io adoro e che preferisco di gran lunga rispetto alla versione toscana più famosa e conosciuta.
Il nostro è più semplice e povero di ingredienti, in mezzo rimane più umido perché l'impasto al momento della preparazione deve risultare acquoso che darà poi un risultato finale molto più morbido.

Ingredienti per uno stampo di 32cm 
500gr. di farina di castagne
2l. di latte
150gr. di zucchero

Preparazione
In una ciotola di grosse dimensioni, versare la farina e lo zucchero.
Aggiungere il latte pian piano continuando a girare con una frusta per evitare la formazione di grumi,
fino ad amalgamare bene tutti gli ingredienti.
Non preoccupatevi se il composto risulterà liquido come l'acqua perché deve essere proprio così.
Rivestite la teglia con della carta forno ( non usate lo stampo a cerniera perché il composto troppo liquido tenderà a fuoriuscire dalla teglia).
Versare il tutto e infornare a forno caldo a 180° per circa 50 minuti.
Togliere dal forno e aspettare il completo raffreddamento prima di servire.


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sabato 31 ottobre 2015

Saltimbocca alla romana


I saltimbocca sono un piatto tipico della cucina romana, carne di vitello ricoperti da una fettina di prosciutto crudo e una foglia di salvia.
Si chiamano saltimbocca per la dimensione ridotta delle fettine di carne che fanno proprio venir voglia di mangiarle in un boccone. 
Una ricetta veloce e semplice da preparare ma allo stesso tempo sfiziosa e molto saporita, buone a tal punto di rappresentare un vanto della cucina italiana.

Ingredienti per 4 persone
8 fettine di vitello da 50gr. l'una
8 fette di prosciutto crudo
8 foglie di salvia
2 cucchiai di olio evo
30gr. di burro
100ml. di vino bianco
farina bianca

Preparazione
Stendere su ogni fettina di carne una fetta di prosciutto e una foglia di salvia.
Fermare il tutto con uno stuzzicadenti e infarinare leggermente.
In una padella scaldare l'olio e il burro, adagiarvi le fettine di carne con il prosciutto verso il basso.
Cuocere a fuoco moderato per 2 minuti circa o il tempo di farle dorare, girarle aiutandovi con una paletta ( la carne non si punzecchia mai con la forchetta) e cuocere dall'altro lato.
Metterle su di un piatto, coprirle e tenerle al caldo.
Nella padella di cottura versare il vino bianco e far sfumare lasciando che il fondo di cottura si addensi un pochino.
Servire la carne irrorata dal sughetto di fondo.


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mercoledì 28 ottobre 2015

Cipolline caramellate al miele



Un piatto semplice ma ricco di gusto e sapore, si possono servire come antipasto o da contorno insieme a della carne.
Il contrasto agro-dolce le rende irresistibili e mentre le fotografavo, tra uno scatto e l'altro non vi nascondo che qualcuna dal piatto l'ho rubata.

Ingredienti per 4 persone
400gr. di cipolline
2 cucchiai di olio evo
2 cucchiai di aceto
1 cucchiaio di miele
timo
sale e pepe

Preparazione
Dopo aver sbucciato e lavato le cipolline, riporle in un tegame con l'olio e farle insaporire a fiamma vivace.
Salare e pepare.
Versare dell'acqua fino a coprirle appena.
Cuocere a fuoco moderato per circa 20 minuti.
Quando il liquido di cottura si sarà assorbito, versare il miele e farle saltare in padella fino a farle caramellare.
Sfumare con l'aceto e far saltare ancora per circa 2 minuti fino a quando non avranno preso un colore leggermente ambrato.
Alla fine le cipolline dovranno risultare tenere ma non sfatte, prima di servire cospargere con del timo fresco  






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martedì 27 ottobre 2015

Gnocchi di erbe e ricotta a la creme de Tete de moine


Gli gnocchi di ricotta sono una gustosa e delicata alternativa a quelli classici fatti di patate.
Io ho arricchito l'impasto con un mix di erbe aromatiche  per dare profumo e sapore, conditi con una crema al " Tete de moine ".
Questo formaggio svizzero è stato una piacevolissima scoperta già a prima vista per la modalità con cui si consuma, raschiando la superficie con un coltello girevole si ottengono dei piccoli petali morbidissimi, dai sapori molto intensi.
E' un formaggio prodotto nel Giura bernese, esportato in tutto il mondo rappresenta uno dei biglietti da visita della tradizione casearia elvetica.
Vi consiglio vivamente di fare una piccola ricerca approfondita per poterlo trovare perché ne vale davvero la pena.
Se invece non siete amanti dei formaggi, nulla vi vieta di condire gli gnocchi con sughi a vostro piacere.

Ingredienti per 4 persone
500gr. di ricotta di pecora 
50gr. di uova
200gr. di farina debole
50gr. di parmigiano
2 cucchiai di erbe tritate ( timo, maggiorana, salvia )
sale e pepe q.b
per la crema al formaggio
25gr. di burro
100ml. di latte
60ml. di panna
150gr. di formaggio " Tete de moine "
pepe bianco q.b

Preparazione
La sera precedente la preparazione versare la ricotta in un colino ponendo sotto una ciotola, così facendo faremo perdere il siero e renderemo la ricotta più asciutta e adatta alla preparazione.
Lasciar riposare tutta notte in frigorifero.
Disporre la farina a fontana su di una spianatoia, la ricotta setacciata, il parmigiano e al centro facendo un incavo aggiungere le uova, il trito di erbe, sale e pepe.
Impastare bene il tutto unendo se necessario ancora un po' di farina.
Formare gli gnocchi facendo dei filoncini del diametro di circa 2 cm. che poi andrete a tagliare in pezzetti di 1,5cm. di lunghezza.
Preparare la crema di formaggio facendo fondere il burro in un pentolino, aggiungere il latte, la panna e i petali di formaggio.
Mescolare bene il tutto con una frusta fino al formarsi di una crema liscia e setosa.
Profumare con un po' di pepe bianco macinato fresco.
In una pentola portare a bollore l'acqua, salare e dopo qualche istante versare delicatamente gli gnocchi a piccole porzioni senza esagerare.
Attendere che affiorino in superficie e con l'aiuto di una schiumarola scolarli e riporli in una ciotola.
Condire con la salsa al formaggio e servire.





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mercoledì 21 ottobre 2015

Shortbread chocolate


Cosa devo dire : " è semplicemente fantastico !!!! "
La ricetta dello shortbread chocolate è di Donna Hay ed è un dolcetto di facilissima esecuzione, golosissimo, morbido e avvolgente,
Frollini spezzettati avvolti da una crema ganache al cioccolato : " una roba da urlo "
Veloce e di sicuro successo, perfetto per il fine pasto e adatto ad ogni occasione.
Un dolcetto golosissimo, morbido e avvolgente
Non prevede cottura ma solo un riposo di tre ore in frigorifero.
Ve lo ruberete dalle mani ....... scommettiamo ?

Ingredienti 
80ml. di panna fresca
450gr. di cioccolato fondente
130gr. di burro
250gr. di biscotti tipo frollini
cacao in polvere q.b

Preparazione
In un pentolino versare la panna, il burro e il cioccolato ridotto a pezzetti.
Sciogliere bene il tutto a fuoco moderato continuando sempre a mescolare.
Spezzettare grossolanamente i biscotti e riporli in un contenitore, versare sopra 2/3 della crema al cioccolato e con un cucchiaio mescolare bene fino a ricoprirne completamente i frollini.
Rivestire con della carta forno uno stampo 20x20 e versare il composto di biscotti livellandolo per bene con una spatola.
A questo punto versare sopra la crema rimasta e distribuirla in maniera uniforme su tutta la superficie.
Riporre il tutto in frigorifero per circa 3 ore .
Prima di servire far riposare a temperatura ambiente per circa 5 minuti.
Cospargere di cacao e servire tagliato a bastoncini o a cubotti.

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lunedì 19 ottobre 2015

Biscotti dormienti


Biscotto da latte ovvero più conosciuto come biscotto " dormiente " perché l'impasto si lascia riposare tutta la notte.
In rete sono molto conosciuti, ma io li vidi per la prima volta nel blog di Marina attratta dal loro simpatico nome.
Sono dei biscotti perfetti per l'inzuppo e l'impasto è veloce da preparare, fatto di pochi e semplici ingredienti.
Da amante dei dolci burrosi quando negli ingredienti leggo la presenza dell'olio storco un po' il naso 
ma ancora una volta mi devo ricredere, il risultato è stato eccezionale !!
Un biscotto leggerissimo dalla superficie croccante e zuccherina.

Ingredienti per circa 40 biscotti
500 gr. di farina 0
190 gr. di uova
200 gr. di zucchero di canna chiaro
5 gr. di ammoniaca per dolci
100 ml. di olio evo
1 bacca di vaniglia

Preparazione
Nella planetaria versare le uova, lo zucchero e la polpa della bacca di vaniglia.
Montare con le fruste fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso.
Aggiungere la farina setacciata e l'ammoniaca mescolando con una spatola.
Per ultimo l'olio.
Riporre il composto ottenuto in una ciotola e farlo riposare in frigorifero per tutta la notte.
La mattina seguente far acclimatare un pochino l'impasto e procedere alla formatura.
Fare dei salsicciotti di 2 cm. di diametro, tagliarli e rotolarli nello zucchero di canna.
Disporli un po' distanziati su di una teglia ricoperta di carta forno.
Cuocerli a 180° forno ventilato per circa 15 minuti o fino a colorazione.
Disporli poi su di una gratella fino al loro completo raffreddamento.
Conservarli in una biscottiera a chiusura ermetica

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sabato 17 ottobre 2015

Crostata con farina di riso e quinoa


............. Non la solita crostata
Impariamo ad usare anche le farine alternative, oramai sugli scaffali dei supermercati se ne trovano in abbondanza, meglio ancora se integrali e biologiche.
Purtroppo però la farina 00 è quella ancora maggiormente utilizzata anche se si tratta della farina più raffinata e meno ricca di elementi nutritivi in quanto priva della parte cruscale e del germe di grano.
Per la crostata di oggi ho utilizzato due tipi di farine, quella di riso assieme a quella di quinoa.
Due farine prive di glutine che insieme hanno dato alla frolla una consistenza friabile e dal gusto molto intenso.
La quinoa  è considerata come un super-cibo, ha sostenuto l'alimentazione delle civiltà precolombiane e attualmente è molto usata nell'alimentazione vegana e diffusa tra gli amanti dei cibi naturali e biologici.
E' una pianta erbacea originaria delle Ande e appartiene alla stessa famiglia delle barbabietole.
Si può consumare intera, come semi germogliati o come farina.
Quest'ultima apporta un ottima concentrazione di fibra alimentare, di fosforo, magnesio, ferro e calcio.
Io l'ho utilizzata facendo una semplice crostata con della confettura proprio per esaltare il suo caratteristico sapore e profumo.

Ingredienti per uno stampo da 26  cm.
120gr. di farina di riso
70gr. di amido di mais
60gr. di farina di quinoa
145gr. di burro a temp. amb.
130gr. di zucchero a velo
55gr. di uova
7gr. di lievito per dolci
la buccia grattugiata di 1 limone bio
250gr. circa di confettura

Preparazione
Lavorare il burro con lo zucchero e la buccia del limone.
Aggiungere le uova e per ultimo le farine con il lievito.
Impastare bene il tutto, formare un panetto ricoprirlo con della pellicola e riporlo in frigorifero per 2 ore ( per me tutta la notte).
Trascorso il tempo necessario impastare di nuovo il panetto di frolla fino a renderlo plastico.
Infarinare un piano da lavoro e con il patiremo stendere la pasta ad uno spessore di circa mezzo centimetro.
Rivestire lo stampo precedentemente imburrato e infarinato.
Tagliare la pasta che eccede ai bordi 
Ricoprire il fondo con della confettura e con la pasta che è avanzata fare il disegno classico a grata.
Infornare a 180° per circa 30 minuti o fino a colorazione.
Lasciare la crostata nello stampo e sformare solo al suo completo raffreddamento.


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sabato 10 ottobre 2015

Tipo "Pinsa romana"


Non ho sbagliato a scrivere, si chiama proprio Pinsa e deriva dal termine latino " pinsere" che significa allungare.
La Pinsa romana si distingue dalla normale pizza anche per la sua forma ovale, l'impasto è composto da un mix di farine che sono frumento, soia e riso  e la sua idratazione che arriva al 70% la rende più leggera e digeribile.
Le caratteristiche principali che la differenziano sono 

- La Forma ovale, rettangolare e  non circolare 
- La Fragranza che deve essere croccante ai bordi e morbida all'interno 
- La Digeribilità data dai tempi di lievitazione e maturazione 
- La Farina composta da 3 ingredienti( frumento, riso e soia ) in percentuale sconosciuta perché segreto industriale.

Molto importante è la maturazione in frigorifero, un processo fondamentale ma poco conosciuto.
Con la lievitazione si intende l'aumento del volume dell'impasto provocato dall'azione fermentativa del lievito che produce anidride carbonica e che rimane intrappolata nella maglia glutinica, nella maturazione le strutture più complesse ( proteine, amidi e grassi ) vengono scomposti in elementi più semplici, tale processo si chiama " reazione di Maillard "
Essa ci dice che un impasto ricco di aminoacidi e zuccheri semplici messi in cottura ad alte temperature il prodotto ottenuto sarà più leggero, digeribile e di un profumo molto più intenso.
La maturazione in frigorifero cambia a seconda della forza della farina, si va dalle 4/5 ore per quelle più deboli, fino ad arrivare a 48 ore per quelle più forti.
Particolare attenzione va rivolta anche al lievito in quanto le quantità usate sono molto minime quindi avremo una lievitazione molto lenta che andrà fatta in frigorifero.

Nel titolo del post avrete letto la dicitura" tipo Pinsa Romana ", questo perché essendo un marchio registrato la vera ricetta ovvero le giuste percentuali delle dosi non si conoscono, ma con l'aiuto dello chef pasticcere Andrea Aiello abbiamo cercato di avvicinarci il più possibile all'originale.
Il risultato è stato eccezionale 

Ingredienti per circa 2 pinse
350gr. di farina di frumento w320/350
100gr. di farina di riso
50gr. di farina di soja ( reperibile nei negozi bio )
350gr. di acqua 
2gr. di lievito di birra
15gr. di sale


Preparazione
Nella planetaria miscelare le farine tra di loro, aggiungere il lievito e 300gr. di acqua.
Iniziare ad impastare unendo la restante acqua e in un secondo momento unire anche il sale
Continuare ad impastare fino a quando la pasta si sarà staccata dalle pareti dell'impastatrice e risulterà liscia e lucida.
Avrete ottenuto così un'impasto ben incordato.
A questo punto ungere un piano da lavoro e con l'aiuto di una spatola ribaltare l'impasto.
Con le mani ben unte dare una piega ( per la piega vi rimando qui ) e coprire.
Dopo mezz'ora rifare un altro giro di pieghe e riporre l'impasto in una ciotola ben unta.
Coprire con pellicola e riporre in frigorifero per 36 ore.  ( io ho impastato il venerdì alle 22 e cotta la domenica alle 12 )
Trascorso il tempo necessario far acclimatare l'impasto a temperatura ambiente, ribaltarlo su di un piano da lavoro ben infarinato e dividerlo in due pezzi da circa 400gr. l'uno.
Stendere la pasta con la punta delle dita e senza schiacciare troppo cercare di dare una forma il più possibile ovale.
Stendere sulla superficie la polpa di pomodoro condita precedentemente con sale e origano 
Scaldare il forno a 250° disporre la Pinsa su di una teglia leggermente unta o meglio ancora su di una pietra refrattaria.
Quando inizierà a colorirsi sfornarla e farcirla a vostro piacere.
Infornare di nuovo per circa 5 minuti e servire.


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lunedì 5 ottobre 2015

Risotto alla milanese


Oggi vi propongo un piatto tipico della cucina lombarda 
Un piatto che insieme a tanti altri ci distingue nel mondo
Inizialmente nel lontano 1500 il riso veniva lessato nell'acqua, successivamente la preparazione cambia cuocendolo ad asciugatura nel brodo.
Per preparare un risotto alla milanese gli ingredienti sono pochi e semplici ma devono essere di buona qualità e tra questi un buon brodo rigorosamente di carne.
La ricetta antica prevede l'utilizzo del midollo di bue che poi con il passare del tempo per questioni salutiste è stato tolto.
In seguito compare poi l'utilizzo del vino, e qui si può aprire una discussione sul vino sì, vino no 
Alcuni lo usano per sgrassare l'untuosità del midollo, altri invece preferiscono non metterlo.
Da buona tradizionalista l'ho voluto provare come lo si faceva una volta.
Il risultato è stato fantastico, un risotto molto saporito, dal gusto ricco e deciso

Ingredienti per 4 persone

per 1,5 l. di brodo
800gr di carne mista ( biancostato, gallina )
1 pezzo d'osso di stinco contenente il midollo
2 carote
1 costa di sedano
1 cipolla
2 foglie di alloro
sale grosso

per il riso
400gr. di riso carnaroli
150ml. di vino bianco
2 cucchiai d'olio evo
30gr. di cipolla
40gr. di midollo di bue
80gr. di parmigiano reggiano
80gr. di burro
0,5 gr. di pistilli di zafferano
1 bustina di zafferano in polvere
sale

Preparare il brodo mettendo tutti gli ingredienti nella pentola coprendo con acqua fredda fino a circa 3/4.
Salare leggermente e portare sul fuoco.
Durante la cottura schiumare il brodo togliendo con un mestolo le impurità che si formeranno in superficie.
Coprire con il coperchio e portare a cottura per circa 3 ore a fuoco lento.
Filtrare il tutto e tenere da parte.
Tritare finemente la cipolla e farla rosolare a fuoco dolce con un due cucchiai d'olio in un pentolino diverso da quello che userete per la preparazione del riso.
Per una cottura omogenea la pentola per la preparazione del riso dovrà essere bassa, larga e preferibilmente in rame in quanto ottimo conduttore di calore.
La seconda fase prevede la tostatura del riso che ha lo scopo di asciugare i chicchi creandone una camicia intorno in grado di donare un aroma particolare, ma anche una migliore tenuta in cottura con una graduale cessione dell'amido che darà cremosità in preparazione finale.
La tostatura deve avvenire a fiamma medio forte senza alcun condimento ( tostatura a secco )
tenendo il riso sempre in movimento continuando a mescolare per non farlo bruciare.
Il giusto grado di tostatura l'avrete quando i chicchi avranno assunto un aspetto traslucido color madre-perla ma anche quando appoggiando la mano sentirete scottare.
Sfumare con il vino bianco sempre a fiamma medio alta e aggiungere qualche mestolo di brodo che dovrà essere bollente.
Versare la cipolla precedentemente rosolata e proseguire unendo man mano il brodo.
A metà cottura unire i pistilli di zafferano sciolti in un mestolo di brodo e se volete arricchirne il colore potete anche aggiungere una bustina di quello in polvere.
Prendere l'osso che avrete usato nella preparazione del brodo e batterlo su di un tagliere per farne uscire il midollo.
Tritarlo leggermente con un coltello togliendo la parte un po' più scura ed inserirlo nel risotto.
Quando il riso tenderà ad asciugare aggiungere sempre il brodo stando attenti a non farlo mai attaccare.
La dose di brodo da aggiungere non dovrà mai essere eccessiva ma dosatela poco per volta per non creare un effetto di riso bollito.
Trascorsi circa 15/18 minuti il riso sarà pronto e dovrà risultare al dente.
In fase finale fare attenzione a dosare il brodo per non trovarsene troppo e che poi non potrete più togliere se non prolungandone la cottura e rischiando di scuocere il riso
Assaggiare con un cucchiaio la consistenza e il sapore ed eventualmente aggiustare di sale.
Spegnere la fiamma, spostarsi dal fuoco e attendere qualche minuto lasciando riposare il riso facendo in modo che la temperatura si abbassi leggermente affinché il risotto sia pronto per accogliere gli elementi grassi per la mantecatura.
Aggiungere il parmigiano grattugiato e i fiocchetti di burro.
Mescolare facendo dei movimenti circolari con il cucchiaio e spostando la casseruola avanti /indietro.
Se vedete che in fase di mantecatura il riso si sarà un po' asciugato, aggiungere qualche goccia di brodo senza esagerare perché poi non potrete più tornare indietro.
Questa fase di operazione dovrà durare circa 2/3 minuti e avrete una giusta mantecatura quando il riso sarà all'onda .
Versare il riso nel piatto e con il palmo della mano picchiettare sotto per farlo ben adagiare e servire.






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sabato 26 settembre 2015

Sable Breton à la crème de noisette


Da amante dei biscotti burrosi, non vi posso descrivere la bontà di questi dolcetti.
Non riesco a  spiegarvi la sensazione al palato, per non parlare del caldo profumo di burro e vaniglia che invade la casa.
Non vi capita mai di mangiare qualcosa di così buono da lasciarvi senza parole ?
Ecco !
Se poi li uniamo con della crema spalmabile alla nocciola ....... siete in paradiso.
L'artefice di questa super frolla è lui ....... lo chef pasticcere Andrea Aiello 
e come dico sempre io " una garanzia " 

Ingredienti per circa 20 biscotti già accoppiati
225gr. di burro
225gr.di zucchero a velo
60gr. di tuorli sodi
300gr. di farina 00
7 gr. di lievito per dolci
3gr. di sale Maldon o fior di sale 
1/2 bacca di vaniglia 
250gr. circa di crema spalmabile alla nocciola 

Preparazione
Lavorare il burro a pomata insieme allo zucchero a velo con l'aiuto delle fruste elettriche
Fino ad ottenere un composto cremoso.
Aggiungere i tuorli sodi sbriciolati, la polpa della bacca di vaniglia e il sale.
Amalgamare bene il tutto e per ultimo unire la farina e il lievito setacciati.
Stendere il composto ottenuto in un foglio di pellicola e riporre in frigorifero per una notte intera.
Il giorno seguente riprendere la frolla che con il freddo si sarà compattata e lavorarla di nuovo con le mani fino a renderla plastica ma facendo attenzione a non riscaldarla troppo.
Infarinare un piano da lavoro e con il matterello stendere la frolla allo spessore di circa 5 mm.
Formare i biscotti e disporli su di una teglia ricoperta di carta forno.
Riscaldare il forno a 180° ed infornare con modalità del forno ventilata.
Cuocere per circa 15 minuti o fino a leggera colorazione.
Disporre i biscotti su di una gratella a far raffreddare.
Stendere un cucchiaino di crema su di un biscotto e appoggiando sopra l'altro biscotto fare una leggera pressione per uniformare bene la farcitura.
Conservati in dispensa dentro ad una biscottiera con chiusura ermetica, si conservano per parecchi giorni




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lunedì 21 settembre 2015

Torta con pere amaretti e marsala


Adoro questa torta perché mi riporta indietro a quando ero bambina
Andavo con mia nonna a comprare il pane e la vedevo sempre lì .... nella vetrinetta !!
La torta di pere del fornaio, quante merende e colazioni 
Semplice e veloce da preparare, profumata e piena di pere con un guscio di frolla croccante.
Ideale a colazione, per una merenda sana e genuina e perfetta per ogni occasione.

Ingredienti per uno stampo da 26 cm.
500gr. di farina 00
250gr. di burro
150gr. di zucchero
100gr. di uova
2gr. di sale
1 bacca di vaniglia
1kg. di pere
100gr. di amaretti
2 cucchiai di marsala

Preparazione
La sera prima preparare la frolla impastando il burro a temperatura ambiente con lo zucchero.
aggiungere le uova , il sale e la polpa della bacca di vaniglia. per ultimo la farina.
Riporre il tutto in frigorifero coprendo con pellicola.
Il giorno dopo sbucciare le pere, tagliarle a tocchetti e riporli in una ciotola.
Aggiungere gli amaretti sbriciolati e bagnare con il marsala.
Mescolare bene il tutto e mettere da parte.
Riprendere la pasta frolla dal frigorifero e impastarla di nuovo, non preoccupatevi se si spezza perché essendo molto fredda è normale.
Impastare fino a renderla plastica senza scaldarla troppo : "per intenderci dovrà essere della stessa consistenza del pongo"  
Dividere la frolla in due porzioni uguali, stendere una parte con il matterello all'altezza di 5mm. cercando di dare un forma il più possibile circolare.
Imburrare e infarinare lo stampo e rivestire il fondo con la pasta.
Versare il composto di pere, stendere la pasta rimasta dello stesso spessore di quella che avrete usato per il fondo e ricoprire il tutto.
Sigillare bene i bordi e tagliare con un coltello la pasta in eccesso.
Infornare a 180° forno statico per circa 40 min. o fino a doratura.






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